Ri-vo-lu-zio-(neh)

Poesia ginnica – integrazioni mimico verbali

il 17 gennaio 1978
Prima rappresentazione 

di Arrigo Lora Torino

Sillabate a denti stretti trattenendo il fiato: “ri-vo-lu-zio…” Poi espirate di colpo spiccando il “ne” finale. Contemporaneamente accompagnate la voce con gesti taglienti, per esempio a mo’ di pale  d’elica; non è così semplice come a dirlo, ma se riuscite avrete la soddisfazione di capire cos’è una ‘poesia ginnica’. Inventore della poesia ginnica è Arrigo Lora Totino, arrivato a questo esito dopo anni di ricerca e di divulgazione della poesia visivo-concreta. Lora Totino ammette di essere ai primi  passi della sua nuova esperienze e le integrazioni mimico-verbali sono soltanto abbozzi, dove il gesto rimane ancora descrittivo e subalterno rispetto alla parola cui è demandato tutto il peso dell’evocazione mentale. Le poesie ginniche hanno invece colpito nel segno per la vena ironica, parole stereotipate come “Essere” oppure “Rivoluzione” disfatte con una tecnica affine ai  declamatori dinamici-sinottici del primo futurismo ».

da “la Repubblica”, 19 gennaio 1978