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prenotazioni: 0234532140; biglietteriaoutoff@gmail.com
dal 30 maggio al 2 giugno 2024
da giovedì a domenica ore 20.30
durata 70 minuti
INÉGALITÉ. Olympe e la Rivoluzione negata | Compagnia Ensemble Teatro
Spettacolo inserito in
“Prendere posizione. La voce di quattro giovani compagnie”
Rassegna Teatrale produzione Teatro Out Off
testo Giulia Trivero
regia Andrea Piazza
interpreti Giulia Amato, Gabriele Anzaldi
musiche Gabriele Anzaldi, Giovanni Di Capua
costumi e assistenza scene Michele Corizzato
video Daniele Zen
organizzazione Arianna Soffiati
con l’intervento in video del coro dei laboratori partecipativi
produzione Ensemble Teatro
con il patrocinio di Associazione Nazionale Subvedenti / DescriVedendo
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K
spettacolo interamente accessibile a persone con disabilità visiva attraverso audiodescrizione integrata nella drammaturgia
Ensemble Teatro nasce nel 2021 dall’unione di alcuni giovani diplomati alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e si avvale della collaborazione di altre figure professionali teatrali e non solo, tutti under30. L’attività di Ensemble Teatro si concentra sull’indagine delle contraddizioni del presente, concretizzandosi nei progetti Edoardo II o Il mondo intero per nemico (riscrittura multidisciplinare della tragedia di C. Marlowe, prod. Teatro Out Off Milano, con il sostegno di Centro Teatrale MaMiMò Reggio Emilia, progetto vincitore Next Lombardia, 2022), nel monologo di Ciro Ciancio Venire al mondo (debutto Festival Castel dei Mondi Andria, 2021) e in Vita di un santo erotomane di F. Toscani, progetto attualmente finalista Biennale Teatro College Regia. Nel corso della stagione 2022/2023 il gruppo ha iniziato un percorso di avvicinamento al teatro del giovane pubblico con lo spettacolo Il sogno di Ludwig, nato in origine su commissione di Orchestra Sinfonica di Milano.
SINOSSI
“Se la donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere allora il diritto di salire sulla tribuna”. Olympe de Gouges pronunciò questa frase nel pieno della Rivoluzione e insieme alle sue idee protofemministe e abolizioniste e ai suoi discorsi scatenò l’unica risposta possibile: la ghigliottina per volere di Robespierre e dei Giacobini, segnata dalle parole del Pro-curatore che la condannò “perché aveva dimentica-to le virtù che convenivano al suo sesso”.
Olympe è una delle troppe figure dimenticate dalla storia, appartenenti a quei gruppi esclusi dal potere patriarcale e capitalista che ha indirizzato la narrazione degli eventi e quindi gli eventi stessi. In anticipo sui tempi, libera e indipendente, rimasta vedova giovanissima e mai più sposatasi per evitare il matrimonio “tomba della fiducia e dell’amore”, Olympe si schierò sempre a difesa di quelle persone indifendibili per l’epoca. Nemmeno due anni dopo la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino pubblica un pamphlet dal titolo evidente: Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina.