Essere come danza
3 aprile 1978
Prima rappresentazione
di Franca Sacchi
«Aver scelto la danza, un’arte che ha delle sue regole, vuoi dire aver rispettato un valore e cercato di modificarlo, non di distruggerlo. La ricerca concettuale che sta alla base di questa nuova danza ne limita tuttavia la carica comunicativa, e anche se la Sacchi afferma che “cercare dentro di me mi porta dentro l’universalità”, vi è in fondo al suo lavoro una ricerca formale di linguaggio che si interpone nel contatto con il pubblico, ignaro degli stessi strumenti».
Susanna Merzek da “la Repubblica”, 6 aprile 1978