Musicalia

rassegna di musica

Dal 5 al 12 maggio 1982
Prima rappresentazione

 

Milano, Teatro Carcano, con il contributo del Comune di Milano Ripartizione Cultura e Spettacolo, Milano Aperta, in collaborazione con il British Council per il concerto di Gavin Bryars

Programma:

  • 5 maggio
    5 marce per mancare la vittoria n. 1, 2, 3, 4, 5 1978-1979
    Kontra-Danse 1970 per sette esecutori
    5 marce per mancare la vittoria n. 10, 9, 8, 7, 6 Finale 1980-1981
    di Mauricio Kagel
    con il Divertimento Ensemble
  • 9 maggio
    Nei mari del sud 1982
    Perpetuum mobile
    Prova generale in previsione di un futuro minaccioso 1982
    di Walter Marchetti
    Corpo avvolto
    Per Mario Tortora 1982
    Saggi di velocità 1982
    di Davide Mosconi
  • 10 maggio
    Que no darìa por un poco de sol 1982
    di Pilar Zamora e Carles Santos
  • 11 maggio
    Music from Soundfountain 1982
    di David Behrman
    con Davide Mosconi, Barbara Mayfield e Walter Marchetti
  • 12 maggio
    Out of Zaleski’s Gazebo 1977-1978
    The Vespertine Park 1980
    The English Mail Coach 1980
    Hi Tremolo 1980
    The Cross Channel Ferry 1979
    My First Homage 1978-1982
    di Gavin Bryars
    Alice 1979
    Nordic Reverie 1977
    di John White
    con Gavin Bryars, John White, Dave Smith e Andrew Bilham
  • dal 5 al 12 maggio
    Pass through
    Last performance of battery music-machines, Milano, 1982
    di Joe Jones
    nel foyer del teatro

« Abbiamo cercato di mettere insieme i personaggi se vogliamo di estrazione diversa, pescandoli nelle varie aree che costituiscono il magma della musica contemporanea. Lo verifichiamo con un nome storico come Kagel, seppure di un’avanguardia non codificata e istituzionalizzata. David Behrman invece è uno dei più attivi compositori della corrente “Lovely Music” che insieme a Marchetti e Joe Jones, due artisti di estrazione “Fluxus”, hanno teso quel filo che accomuna musica e teatro, un binomio caratteristico e voluto per questa rassegna ».

Franco Bolelli da un ‘intervista a cura di Giordano Casiraghi su “l’Esagono”, settembre 1982