Improvvisazione

concerto per trombone

20 ottobre 1978

di Giancarlo Schiaffini

Musiche di L. Berio, G. Scelsi, M. Kagel, G. Schiaffini, A. Curran, Jesus Villa-Rojo

Giancarlo Schiaffini, romano, 36 anni, autodidatta, interprete e autore-esecutore di classe eccezionale, è un personaggio emblematico delle tendenze attuali della musica europea e italiana, o perlomeno di quel settore ormai vasto che rifiuta le etichette aprioristiche e rivendica la piena libertà di porre a disposizione della fantasia creatrice materiali musicali di qualsiasi provenienza.  Il programma che ha eseguito è in piena coerenza con la sua ottica musicale: accanto a improvvisazioni integrali ha eseguito brani pianificati o semipianificati di sua composizione, oltre che di altri autori. È difficile descrivere il fascino esercitato da una voce strumentale intrisa di tutta la storia del jazz, dei suoi colori, delle sue sordine cangianti e straordinarie, e che con altrettanta disinvoltura sa esprimersi nel più raffinato linguaggio contemporaneo e fondere con rara perizia i due linguaggi. L’improvvisazione pura e l’interpretazione attenta (anche quando quest’ultima impone azioni e gesti impegnativi come in Berio e Kagel) riescono a Schiaffini incredibilmente naturali e perfette. Fra le sue composizioni ha fatto spicco Ta phonemata, un’opera per trombone e nastro preregistrato con altre quattro parti di trombone e otto voci, della quale sono stati ammirati il potere coinvolgente e la varietà delle situazioni che costringono lo spettatore alla massima concentrazione.

– Franco Fayenz da “il Giornale”, 22 ottobre 1978