La sala teatrale

L’Out Off dal 1976 rappresenta una realtà produttiva che si occupa di teatro contemporaneo in continua relazione con quanto avviene di nuovo sulle scene, nella drammaturgia e nelle diverse discipline artistiche. Il 2 novembre 2004 è stata inaugurata la nuova sede di via Mac Mahon, 16 nei locali dell’ex cinema Eolo, di proprietà comunale, ristrutturati a sala teatrale da 200 posti. Un nuovo progetto per la città.

Via Mac Mahon 16
Dal 2004 la nuova sede, nei locali rinati dell’ex cinema Eolo, è un luogo rigoroso in cui si percepisce subito che ogni dettaglio è pensato in funzione del progetto artistico. Pareti, pavimento, quinte, poltrone, tutto grigio. Un colore neutro, tranquillizzante e al tempo stesso crudo, che crea un rapporto di oggettività con la scena.   Non c’è nulla lasciato al caso, nulla che possa apparire come puramente decorativo. Una scelta che è dichiarazione di poetica per un teatro che deve essere vissuto ad “occhi aperti”, dove non c’è spazio per l’illusione. Tutto accade dentro il perimetro dell’azione teatrale senza nessuna via di fuga.   Un rigore non solo estetico, quindi, ma funzionale al progetto artistico e questo lo si percepisce nelle strutture, negli arredi, nella concezione degli spazi nella essenzialità che il luogo esprime. Un teatro a vocazione contemporanea che come un teatro greco, fa del rigore l’elemento caratterizzante. Un teatro nudo che deve essere riempito da suoni, voci, gesti, corpi, emozioni. Questa concezione dello spazio è il risultato di una ricerca, la conseguenza di un percorso, e le tracce sono riconoscibili nelle varie fasi che l’out off ha attraversato: dalla storica cantina di viale Montesanto del 1976, alla “drammaturgia degli spazi” in giro per la città, alla sede di via Dupré del 1989.   Anche l’apertura, nel foyer di un ristorante in completa autonomia e in un rapporto di scambio e di sinergia con l’attività teatrale, si può leggere come vocazione ad unire cibo e arte, vocazione presente fin dalle origini dell’out off.

Tutto cominciò nel luglio 1999 quando l‘Out Off ricevette lo sfratto dalla sede di via Dupré. Allora fu l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Salvatore Carrubba che ci indicò una possibile soluzione del nostro problema nei locali dell’ex cinema Eolo di proprietà del Demanio.

Questo progetto si è reso possibile grazie all’ottenimento del FRISL della Regione Lombardia (Finanziamento ventennale a tasso zero) e alla Concessione ventennale dei locali dell’ex cinema Eolo da parte del Comune di Milano,  a cui si sono aggiunti la Donazione della Fondazione Cariplo,  un contributo straordinario del Comune di Milano e un ulteriore investimento del Teatro Out Off. Costruito, insieme all’edificio che lo ospita, intorno agli anni ’60, il cinema Eolo è stato per lungo tempo un’apprezzata sala di prosecuzione prima visione, per divenire negli ultimi anni di programmazione un cinema a luci rosse. Dal 1990, dopo aver cessato ogni attività, l’immobile è divenuto proprietà del Comune di Milano senza però trovare una nuova destinazione d’uso.  Per tutto questo tempo i locali sono rimasti in stato di abbandono, e, causa la mancanza di interventi di manutenzione, lo stato di degrado ha rappresentato un disagio per gli abitanti degli edifici attigui e del quartiere.La superficie totale della sala teatrale è di circa 400 mq. dei quali 150 sono destinati alla scena; ai lati di questa ci sono  due balconate di servizio destinate alle apparecchiature di controllo e di gestione del parco luci; la regia è posta in posizione frontale nella vecchia cabina di proiezione.
Lo spazio per il pubblico consiste in una gradinata su cui sono collocate 8 file da 25 poltrone ciascuna, per un totale di 200 posti. Complessivamente gli spazi ammontano a circa 1300 mq.

Progettista e direttore dei lavori è l’architetto Cesare Serratto. Professionista che dall’89 si occupa a Milano di spazi per lo spettacolo (Arena estiva Arianteo dall’89 al 96; trasformazione del cinema Anteo in multisala ‘97;  progetto per la Fondazione Pierlombardo de “La cittadella della luna” ’99).

Progetto e direzione dei lavori Arch. Cesare Serratto;  Progetto e direzione lavori interventi strutturali Ing.Francesco Mollica, Progetto e direzione lavori impianti elettrici Prof. p.i. Federico Bernardi; Progetto e direzione lavori impianti meccanici Ing. Angelo Serratto e Ing. Alessandro Sandelewski; Coordinatore della sicurezza per la progettazione  Arch. Raul Zacché, Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione Arch. Paolo Agostoni, Consulente per l’acustica Ing. Duilio Marzorati; Direttore di cantiere Ing. Sandro Maffei e geom. Daniele Gritti; Ing. Carmine De Angelis (collaudatore per il Comune di Milano).

Imprese appaltatrici: opere edili e strutturali, Vanoncini s.p.a.; impianti di condizionamento, Inter impianti; impianti elettrici, ACR; impianti di scena, Massimo Ferrari

Sala del Teatro outoff in Via Mac Mahon
Teatro outoff Via Mac Mahon pubblico in sala
Teatro outoff Via Mac Mahon Spazio scenico

Piante e disegni

Il teatro è del tipo con scena integrata nella sala, privo cioè di boccascena e di palcoscenico rialzato, per un maggior coinvolgimento del pubblico nell’azione teatrale e dato che raramente nel teatro contemporaneo e di ricerca, che rappresenta l’ambito di interesse culturale scelto dall’Out Off, si fa ricorso a scenografie tradizionali.

Dotazione tecnica

Il teatro è del tipo con scena integrata nella sala, privo cioè di boccascena strutturale. Il boccascena può essere montato con quinte nere.

La superficie totale della sala teatrale è di circa 400 mq. dei quali circa 150 sono destinati alla scena. Il palcoscenico è costituito da una pedana in legno con le seguenti misure: mt. 9,50 di profondità,  mt. 15.10 di larghezza boccascena, m 13,90 larghezza fondale, alta 10 cm dal pavimento. La regia è posta in posizione frontale in locale apposito con feritoia sulla sala.  L’altezza dal palco all’americana è di 5 m e 60 cm circa. L’ultima americana è a 95 cm dal fondo.

Lo spazio per il pubblico consiste in una gradinata su cui sono collocate 8 file da 25 poltrone ciascuna, per un totale di 200 posti.

  • 34 PC combi 1200 con accessori
  • 18 Par 64 cp62
  • 6 Sagomatori figura 1200
  • 6 Diffusori DOMINO 1000
  • 9 Superlucciole 75 W
  • 2 PC combi 500 con accessori
  • 1 Sagomatore figura 500w
  • 1 CONSOLLE LUCI ADB MENTOR + MONITOR E TASTIERA

BISTROT

La sala all’interno dello stabile del Teatro è ora affidata alla gestione di Lumière ristorante.

Per info:

Pagina instagram: Lumière Milano 

Website: Lumière | Restaurant Milano