concerti per “Fuga nelle tenebre” di Arthur Schnitzler: 5 e 6 marzo concerti degli allievi della C.S.M. Claudio Abbado
Ad introdurre le repliche del 5 e 6 marzo si svolgeranno due concerti che esplorano il ricco ambito musicale della “seconda scuola di Vienna” importante fermento artistico contemporaneo a Schnitzler.
Gli allievi della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado eseguiranno un programma, a cura di Silva Costanzo. L’iniziativa nasce in collaborazione tra la Civica Scuola di Musica e il Teatro Out Off.
Programma dei concerti a cura di Silva Costanzo
Martedì 5 marzo ore 20.45 – spettacolo a seguire JOSEF MATTHIAS HAUER Tanz per pianoforte 5’ ANTON WEBERN 4 Pezzi per violino e pianoforte op 7 4’ JOSEF MATTHIAS HAUER Nachklangstudien per pianoforte op 16 5’ ARNOLD SCHOENBERG Valzer in re per violino e pianoforte 3’
Yuki Mihara, pianoforte Martina Verna, violino
Martedì 6 marzo ore 20.45 – spettacolo a seguire HANNS EISLER Klavierstücke op 8 (selezione) 4’ ALBAN BERG Impromptu, Klavierstück, Kleiner Walzer per pianoforte 7’ HANNS EISLER Die Holliwood Elegien per soprano e pianoforte 7’
Lorenzo Tomasini, Jungmee Kim, pianoforte Chiara Pederzani, soprano
Un ringraziamento particolare a Yamaha Music Europe per il pianoforte
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In una lettera del 1911 a Kandinsky, così come in altri scritti, Arnold Schönberg identificava nell’inconscio la dimensione elettiva di ogni forma d’arte. È noto fino a essere ormai divenuto un luogo comune il parallelismo tra la “scoperta” freudiana dell’inconscio e la “scoperta” del principio degli “armonici più lontani” che consentì a Schönberg di valicare irreversibilmente la soglia oltre la quale venivano a cadere gli antichi vincoli ed i punti di riferimento offerti dalla tonalità e dalla dialettica sonora incentrata sulla diade consonanza/dissonanza. Che si trattasse dell’animo umano o del suono, a essere messe in gioco furono le “regole della natura”, o ciò che di eterno, incrollabile si era loro attribuito fino a quel momento. In un caso come nell’altro, l’avventura principia come una vera e propria esplorazione del “lato oscuro” che non di rado si traduce nel confronto drammatico con la tenebra. Alcune pagine dell’Erwartung schönberghiana o la scena della follia del Wozzeck di Berg potrebbero sposarsi benissimo con le invenzioni drammaturgiche di Schnitzler, con “Fuga nelle Tenebre” in particolare.
Resta un fatto incontrovertibile che questo breve contributo musicale tematizzato su un contesto ed un “clima”, può aiutare a esemplificare. Nella “Felix Austria” dei primi del Novecento dove il tempo sembra essersi arrestato in una illusione di equilibrio e virtuale perfezione terrestre, proprio al centro dell’Impero, a Vienna, si spalancano le porte verso molteplici dimensioni ignote, nelle arti figurative, nella musica, nell’architettura, nella letteratura… e finanche nello studio dell’essere umano. Sono in parte l’anticipo, la precognizione e successivamente il racconto stesso della fine di un mondo, ma sono anche i segni del farsi strada di una nuova, profonda e intima capacità di stupore di fronte a ciò che sta oltre le forme consuete.
Andrea Melis
(Direttore della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado)